Escursioni e Gite Giornaliere sull'isola di Ponza

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GROTTE DI PILATO (PONZA)


Con una barca del Lupo di MARE, usciamo dal Porto di Ponza e ci dirigiamo verso la punta della Madonna. Incontriamo, subito, sulla destra le grotte di Pilato. "Nota che questa toponomastica volgare appiccicata al classico monumento, non ha alcun fondamento storico; derivò forse dal fatto che il prenome di ponzio, il Procuratore della Giudea che condannò Gesù Cristo, coincideva col nome dell' isola. Così l'indegno giudice di Cristo immeritamente ebbe l'onore di legare il suo nome ai grandiosi avanzi della villa augustea di Ponza ". Qui , nella barchetta, sul mare profondo, tra gli anfratti e le rocce a strapionbo, dalle forme strane e a volte paurose, ti sembrerà di sognare o di avviarti ai regni oltremondani. Aride pareti di tufo, fasciate da teneri e violenti colori, con vampate di nero, come di fuoco spento da poco, ti sovrastano. Nel turchino di certi fondali vedi la lyuce scherazare attravreso feritoie naturali di profondi canali.
Eccoci all'ingresso. Sostiamo senza entrare. Nota innanzitutto che dalle ricerche archeologiche è stato dimostrato che il nostro monumento marittimo è un sacro tempio marino, cui è legata una peschiera esterna installata per i bisogni della sovrastante villa imperiale. L'idea del tempio dei pesci è certo d' importazione orientale e il tufo trachitico ha reso possibile lo scavo d'un vero complesso ictomantico sentimentale, nelle viscere di questa collina. È un MURENAIO SACRO. Di fronte abbiamo due archi uguali: quello di sinistra ha una piccola nicchiacentrale, che svolta in un canale internantesi in perfetta oscurità quello di destra c'invita in un ampio vestibolo e questo, a sua volta, in un grandioso salone, di 19 x 12 soffuso d'una tenue luce celestina. A destra, dopo una piccola abside munita d'altare, un'altra coppia di sale ci sospinge ad entrare [vedi in archeologia].
Isola di Ponza

FARAGLIONI DELLA MADONNA E DEL CALZONE MUTO (PONZA) (sosta bagno)
Con la barca oltrepassiamo la punta del Cimitero, ove la risacca ha suoni cupi e gravi nei cunicoli del murenaio sacro, e volgiamo verso libeccio per passare tra i colossali faraglioni della Madonna. Non hai il tempo di fissare il candore dei tufiche ti sovrastano, perchè il giallo croco di quelli a mare abbglia per un attimo lo sguardo: appena a ridosso di questi due antemurali di protezione della villa, mentre sei costretto ad abbassare gli occhi, ti delizia l' anima l' azzurro delle acque, il verdone dei canali, e tra le pietre dei fondali cristallini, quella reticella d' oro che impreziosisce le sabbie, ove giuzzano i pesci multicolori... Siemo nel seno della Parata. Le case riapparse ci distraggono penosamente, per un attimo, dalle belle visioni della natura!!! Lassù verso la ripa degli Scotti, scoscesa fino a mare, con le sue zone tufacee stratificate sembra una fantasia di paesaggio indiano con i vigneti a lunghi filari e le siepi di cactacee: fichi d' india e agavi ornamentali. Senti sciabordare il mare aperto verso Ventotene e odi la spiaggetta del bagno il cupo richiamno delle cave di tufo sovrastanti, come d' immani fauci aperte e la scena opaca dei massi incombenti della Guardia, cioè i due faraglioni del calzone muto tra i qauli ci insinueremo per ammirare tutta la loro ciclopica bellezza.
Isola di Ponza

SPIAGGIA DI CHIAIA DI LUNA (PONZA)
Antico porto Greco-Romano, ora diveuta la più ampia cala di POnza, con bella spaiggia ricca di sabbie magnetiche. Questa cala è ancoraggio di rifugio alle barche e ai super yacht contro i cattivi tempi del primo quadrante. Nota, all'angolo di destra, un bel terrazzo con mura di protezione: di lassù vigilava la sentinella confinaria. L'isenatura ha l'aspetto d' un pittoresco anfiteatro lmitato sulla sinistra da Capo Bianco e circondato nel mezzo da altre sponde verticali, bizzarramente costituite da scuri strati di retinite e da gialle zone del medesimo tufo. Sulla spiaggia c'è lo sbocco della via natichissima che unisce tuttora questa cala di Chiaia di Luna al centro abitato di Ponza.
Isola di Ponza

CAPO BIANCO (PONZA) (sosta bagno)
Appare all' improvviso come un iceberg in mare aperto il bianco promontorio di Capo Bianco, uno dei luoghi più affascinanti di Ponza. nel corso dei secoli, il lento ma continuo lavorio del mare ha scavato grotte e passaggi sottomarini nella friabile roccia perlitica. La grotta delle streghe è il più pasele di questi esempi. Il moto ondoso con il suo fare costante è riuscito a farsi largo nel cuore delle colline di Ponza, scavando cunicoli e inoltrandosi come nessuno può fare. La grotta del passaggio si può percorrere con piccole imbarcazioni (max 5-6 metri) - di cui Lupo di Mare è fornito - ma va percorsa con prudenza, perchè è tra i luoghi più frequentati dell' Isola di Ponza, un continuo via vai di barche. Sempre con la barca ci si può anche avventurare anche nella grotta del segreto della Maga un cunicolo di 100 metri che porta ad una spiaggia in miniatura difesa da grossi massi (in tal caso serve una barca più piccola 4 metri che il Lupo di Mare potrà fornire a chi volesse avventurarsi).
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LUCIA ROSA (PONZA) (sosta pranzo)
Erano gli ultimi anni del settecento. Lucia Rosa era nel fiore degli ani e amava contemplare per ore il mare azzurro del'alto di Le Forna. Una mattina di maggio un giovane ma povero contadino dell' isola di Ponza, vedendola se ne innamorò. Un amore subito ricambiato quanto osteggiato dal padre della ragazza, che non voleva acconsentire a quelle nozze disonorevoli per la sua famiglia. A nulla valsero i pianti della ragazza. un pomeriggio di Luglio, quando il frinire delle cicale rende l' ora dassolata ancora più misteriosa, Lucia Rosa raggiunse il bordo della rupe e si lasciò andare silenziosamente nel vuoto. Il suo amore sfortunato ha dato il nome alla sua splendita baiache rinnova l'incantesimo di quel sentimento purpureo, con i mille fiori che ornano ogni primavera le coste a picco sul mare[S. Mazzella]. Non si può dire di aver visiato Ponza se non si è visti i faraglioni di Lucia Rosa. Una magia a cui nessuno sa resistere per lo scenario splendito, per l' acqua trasparentissima, i fondali ricchi di pesce e di flora e l'irradiazione solare che garantisce una tintarella a regola d'arte. Arrivando con la barca del Lupo di Mare, nonn si vede l'ora di tuffarsi e fare il bagno ai piedi dei faraglioni.
Isola di Ponza

CALA FEOLA - PISCINE NATURALI (PONZA)
Eccoci all' altra estremità dell' Isola, alla località detta Le Forna per le cave di caolino-bentonite, che anticamente avevano l' imboccatura arcuata, come piccole bocche di forni. Qulla laggiù, è la secca dei mattoni; la bella insenatura celeste è Cala Feola con le sponde a picco e le grotte mnufatte per riporvi le barche d' inverno. È tra le baie più apprezzate dell' isola di Ponza e raccoglie in un piccolo spazio panorami suggestivi e di grande bellezza. Il nome deriva dall' omonima famiglia borbonica che la colonizzò alla fine del settecento. Il porto attuale ha valorizzato la frazione dove la natura è rimasta incontaminata. Le case dalle tinte pastello, costruite in gran parte nello stile a cupola araba, ben s'armonizzano nel dolce paesaggio. La Cala fino agli anni quaranta era assoluto dominio delle foche monache che venivano a svernare sulle bianche scogliere. Unospettacolo davvero eccezionale, considerando che purtroppo già da molti anni questi caratteristici mammiferi di mare non si vedono più nel Tirreno. L' anfiteatro nturale di Cala Feola racchiude quanto di più genuino Ponza possa offrire: le colorate abitazioni a cupola araba, i terrazzamenti rigorosi di vigne, scalette ripide intagliate nella roccia, una lussureggiante macchia mediterranea, il silenzio caratteristico delle isole. Alle piscine Naturali si accede invece atraverso bassi archi di roccia, resti di bocche eruttive di un vulcano. Entriamo con la barca in una piccola darsena utilizzata dai pescatori cme approdo per i loro gozzi. Sulla barca in tutto relax.
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CALA FELICE (PONZA) (sosta bagno)
Il nome deriva dall' abbondanza delle felci, la rara OSMUNDA REGALIS. la piccola cala più a nord dell' Isola di Ponza. Questa cala è accessibile via mare, ma anche tramite un pendio scosceso. Con la barca, però, è possibile restare più a largo evitando di secndere a terra. sulle pareti della cala si ammirano le argille color dell' oro mentre l'acqua assume il colore del verde smeraldo. Ancora una volta, con la barca del Lupo di Mare si è raggiunto un angolo di paradiso, uno degli angoli più belli dell' Isola di Ponza.
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ARCO NATURALE (PONZA) (sosta bagno)
Continuando nel nostro giro dell' Isola di Ponza, sulla barca del Lupo di mare, ci imbattiamo in un enorme faraglione a forma di Arco. Il nome originario SPACCAPURPO, oggi è stato sostituito da quello più commerciale di Arco Naturale. Con la barca passiamo sotto l' Arco, stando molto attenti ai bagnanti, e guardando all' insù ci sentiamo come i gladiatori al momento dell' uscita nell' arena... per noi, per voi. Ancorando la barca a largo, possiamo fare un pò di pesca subaquea, polpi, occhiate, cernie e dentici - un sogno che diventa realtà.
Isola di Ponza

CALA INFERNO - CALA CORE (PONZA)
Tra i lughi più suggestivi dell' Isola di Ponza, che ricorda la grandezza degli Antichi Romani, infatti sono molti i resti dell' acquedotto romano in attività fino alla seconda guerra mondiale. Un' pò più avanti ci imbattiamo nella spiaggia del Core. La spiaggia esposta a levante, è formata da sassi e sabbia grossa. Il faraglione del Core, visibile dalla barca, è il nascondiglio preferito di cernie, saraghi e polpi. Stampato nella roccia vi è un immagine che richiama la forma del cuore. Un' antica leggenda tramanda che in un tempo lontano i Giganti abitavano l' Isola di Ponza. Nella grotta del Core amava prendere il bagno la figlia del Re, della quale si innamorò ricambiato il Dio Nettuno. La giovane sposa però era così orgogliosa ella sua bellezza, che non si tratteneva dal tradire il marito. Scoperto l'inganno, il potente signore del mare, dopo aver ucciso la fedifraga, pazzo di dolore ne appese il cuore sanguinate sulla parete del Core, doveè ancora. Nelle notti di tempesta, conclude la storia, si odono ancora i lamenti dello sposo che non trova pace al suo dolore (S. Mazzella).
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SPIAGGIA DEL FRONTONE (PONZA)
La spiaggia del Frontone, ultima tappa del nostro giro, è però collegata con un servizio regolare di motobarche con il porto di Ponza. La spiaggia ampia e soleggiata è tra le mete preferite dai giovani. Alle diciotto, infatti, vi è il classico aperitivo condito da musica e balli. Con la barca ci accingiamo a tornare vers il porto di Ponza, dove ci aspetteranno altre sorsprese. Con Lupo di Mare non si scorda mai il sapore del mare.
RIENTRO PREVISTO NEL PORTO DI PONZA ORE 17:00 -18:00

Giro dell' ISOLA DI PALMAROLA
PARTENZA ORE 11:00 con arrivo all' Isola di Palmarola previsto per le ore 12:00
Isola di Ponza
PUNTA VARDELLA (PALMAROLA)
Lasciata l' Isola di Ponza si fa rotta, con la barca del LUPO di MARE, verso l' Isola di Palmarola, passaggio obbligato per chi vuole veramente conoscere la bellezza del mondo in cui vive. Il nome di questa isola deriva dalla pregiata specie di Palma Nana che riesce ad attecchire anche su queste rocce poverissime di terra. Ma non solo su queste rupi sono presenti altre numerose specie di piante, come il finicchio selvatico, il rapunzolo, il mirto, il cocomero selvatico, nonchè piante esotiche che gli uccelli hanno portato dalle coste africane.
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CALA BRIGANTINA (PALMAROLA) (sosta bagno)
La costa sud, molto tormentata, si allarga in una piccola ansa naturale protetta da una serie di scogli, Cala Brigantina, dove possono trovare rifugio barche di medio tonnellaggio, comprese tutte le barche del Lupo di Mare. Come un libro aperto, la parete della baia mostra gli strati sovrapposti di roccia con i quali l'isola si è formata durante le eruzioni vulcaniche. Il porticciolo naturale, sempre affollato di barche, prende il nome dal brigantino, qui stzionante, che Re ferdinando IV aveva destinato alla protezione dei pescatori isolani. Il riverbero della bianca roccia e il riflesso della sabbia del fondo colorano l' acqua di uno splendendte azzurro smeraldo, nel quale è impossibile non bagnarsi. Le due grandi rocce tra le quali &eghrave agevole il passaggio di barche di piccolo pescaggio, indicano la nostra direzione.
Isola di Ponza
FARAGLIONI DI MEZZOGGIORNO (PALMAROLA) (sosta bagno)
Superata Cala Brigantina, l' Isola termina con quattro rocce imponenti che la proteggono da Sud. Su quelle più alte nidificano il Gabbianio reale e la Berta maggiore. Girando il faraglione più grande si scorge una grotta detta Grottone di Mezzoggiorno. L'ampia volta simile ad un Pantheon naturale, costituisce una delle meraviglie dell' Isola: il colore del mare passa dall' azzurro turchese al giallo oro, fino al nero passando per il rosso. Entriamo nella Grotta con la barca del Lupo di Mare e scopriamo ciò che la natura riesce a fare.
Isola di Ponza
SPIAGGIA DEL PORTO (PALMAROLA) (sosta pranzo)
Procedendo con la barca verso la spiaggia del porto vediamo il faraglione di San Silverio chiamato così dai coloni settecenteschi che, travisando, credettero ravvisare in alcuni ruderi d'una vedetta Farnese, su quel masso di trachite, la cella penale, ove morì esule il nostro Patrono. Ogni anno, in coincidenza della ricorrenza religiosa che si festeggia il 20 giugno, una processione di barche, lance e gozzi si reca al faraglione per rendere omaggio al Santo. Ancorata la barca, senza dare disturbo alle altre barche arrivate prima di noi, scendiamo sulla spiaggia, e qui vi è luce, sole, candore di tufi chiari. in mezzo all'alto dorsale dei colli tra un filone di riolite e cinque retinite, sgorgaati dall'unico cratere dell' Isola, torreggia quella guglia bianca che rassomiglia al frontale di una chiesa gotica e che chiamano la Forcina. In mezzo ai torrenti di luce che scendono da ogni dove, smorsati a mala pena dai bassi filari dei vigneti, notiamo su tutta la parete del monte di rimpetto che si aprono grotte manufatte, dall'ampia porta imbiancata. In esse abitavano temporaneamente i contadini che venivano ad attendere con pena e fatica, alle poche colture.
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LA CATTEDRALE (PALMAROLA) (sosta bagno)
Riprendiamo la barca e muoviamo verso la Cattedrale. È la maggiore attrazione dell' isola: le rocce riolitiche sono qui disposte ordinatamente a formare una maestosa facciata gotica, arricchita da pinnacoli, solenni colonne, ombrose cappelle che custodiscono segrete spiaggette, avvolte dai vapori che salgono come l'incenso a glorificare tanta bellezza.
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LO SPERMATURO - I VRICCI (PALMAROLA) (sosta bagno)
Tirata nuovamente l'ancora in barca, riprendiamo il giro e ci imbattiamo in un nuovo faraglione, lo Spermaturo. L' isola non finisce mai di sorprendere. Il pennacchio rosso di questo faraglione sembre essere appena emerso dal mare con il guizzo di un delfino. Il nome un'pò astruso, deriva probabilmente dall' omonimo attrezzo usato dai calafatari per spalmare sulla carena dei bastimenti la speciale pittura che preserva lo scafo dalla dannosa flora marina. Passiamo dai Vricci, altra cala caratteristica dell' isola e puntiamo verso Ponza, per il rientro.
RIENTRO PREVISTO NEL PORTO DI PONZA ORE 17:00 -18:00